Banksy – We are all fakes!

Arte della sovversione o sovversione dell’arte? Una giornata per festeggiare l’uscita del primo documentario catastrofico sulla Street Art: Exit Through the Gift Shop di Banksy. Mercoledì 16 novembre nella Cattedrale della Fabbrica del Vapore di Milano si terrà WE ARE ALL FAKES! – Arte della sovversione o sovversione dell’arte?, una giornata organizzata da Feltrinelli e Pfa Film in collaborazione con MADEINART, interamente dedicata  [..] Read More

Il documentario d’arte

“Il documentario d’arte” Sabato 29 ottobre dalle ore 15 alle ore 19.30 , nell’ambito delle due giornate dedicate al rapporto tra cinema e arte contemporanea, è stato organizzato un workshop presso l’area didattica/workshop della Cattedrale alla Fabbrica del Vapore  curato da Christina Clausen pluripremiata regista danese autrice del documentario su Keith Haring, Roy Lichtenstein ed Anish Kapoor per 20 giovani curatori, artisti e registi. Dedicato [..] Read More

Le proiezioni / Il cinema dell’arte

WASTE LAND & THE UNIVERSE OF KEITH HARING Due giorni per immergersi nel mondo del cinema e dell’arte contemporanea, per scoprire le interazioni che avvengono quando il cinema, attraverso la forma del documentario, sceglie di narrare il mondo dell’arte contemporanea. Questo consente di indagare e scoprire in modo diretto l’immaginario dell’artista ritratto e di come prendono progressivamente forma le idee, i progetti in un viaggio  fino [..] Read More

Lama Ole Nydhal alla Fabbrica del vapore

L’energia, il pieno e il vuoto, il buio e la luce nell’opera di Anish Kapoor e nel Buddhismo Lunedì 17 ottobre alle ore 21.00 la mostra di Anish Kapoor, prodotta dal Comune di Milano e dalla società di produzione artistica MADEINART e curata da Gianni Mercurio e Demetrio Paparoni, ha ospitato nella sede della Fabbrica del Vapore una straordinaria conferenza di Lama Ole Nydahl aperta al pubblico, dal titolo Forma e spazio inseparabili, l’esperienza [..] Read More

Anish Kapoor: il silenzio, l’energia, il pieno e il vuoto, il buio e la luce.

“Quel che rimane particolarmente impresso nella memoria di chi ha visto le prime mostre di Anish Kapoor, agli inizi degli anni ottanta, è il silenzio che quelle piccole sculture ricoperte di pigmenti gialli, rossi, neri o blu riuscivano trasmettere allo spazio espositivo […]. Più semplicemente riteneva che ci fossero delle forme arcaiche che, legate tanto alla dimensione spirituale quanto a quella corporea, consentono all’individuo di specchiarsi [..] Read More

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