MAX ERNST. Mondes magiques, mondes libérés

Max Ernst, Malédiction à vous les mamans (Malediction to you the moms), 1928

Immagine 2 di 4

oil on canvas, 130,5 x 162,5 cm, Nahmad Collection, Photo: Collection Nahmad © Adagp, Paris, 2023

Max Ernst non ha mai smesso di reinventare la sua arte nel corso della sua carriera. Il suo lavoro si nutre di filosofia, psicoanalisi, scienza, alchimia, storia dell’arte, letteratura e poesia.

La mostra si concentrerà sui grandi temi dei mondi creati da Max Ernst, illustrando la ricorrenza dei temi che attraversano il suo lavoro. Una sezione centrale della mostra utilizza i quattro elementi – acqua, aria, terra e fuoco – che, secondo l’antica tradizione filosofica e l’alchimia, costituiscono tutta la materia del mondo naturale.

L’opera dell’artista è sconcertante e notevole. Grande artista intellettuale e umanista – nel senso neo-rinascimentale del termine –, ha continuamente sfidato la percezione unendo logica e armonia formale a enigmi insondabili, mentre l’onirismo e il fantastico convivono, creando paesaggi dai misteri impenetrabili. Foreste di pietre, animali chimerici, maschere incarnate e uccelli antropomorfi… la bellezza enigmatica e talvolta persino onirica delle opere di Max Ernst immerge lo spettatore nella stravaganza del suo mondo magico e liberato.

La mostra beneficerà di prestiti eccezionali del Centre Pompidou, della Tate, del Guggenheim di Venezia, del Musée Cantini, del Max Ernst Museum di Brühl e di molti collezionisti privati che desiderano rimanere anonimi.

Questa mostra è stata realizzata in collaborazione con Madeinart.

CURATORI

Martina Mazzotta è una storica dell’arte, autrice e docente che ha studiato filosofia. Cresciuta nell’ambiente artistico della casa editrice Fondazione Mazzotta di Milano, ha studiato in Germania e ora vive a Londra, dove è ricercatrice associata al Warburg Institute/UCL. Ha curato numerose mostre in Italia e all’estero – che hanno avuto un notevole impatto sulla ricerca su Kandinsky, Ciurlionis, Cage, Dubuffet, Ernst e sul surrealismo –, oltre a progetti di arte contemporanea che hanno ricevuto riconoscimenti. La sua ricerca si concentra sui gabinetti delle curiosità del tardo Rinascimento e sulla loro eredità nel corso dei secoli. Questa mostra è la sua seconda collaborazione con Jürgen Pech, con il quale ha precedentemente condiviso la curatela della retrospettiva di Max Ernst a Milano (ottobre 2022-febbraio 2023).

Dr. Jürgen Pech è curatore di mostre dal 1984 e le sue specializzazioni sono il modernismo classico, l’arte contemporanea e la fotografia. Ha ricevuto il premio per la curatela nel 2019 per la mostra e il catalogo “Ruth Marten – Dream Lover”. Direttore scientifico e capo curatore del Max Ernst Museum di Brühl dal 2005 al 2021, dal 2007 scrive un catalogo ragionato dell’opera di Max Ernst. – Mondes graphiques’ (2003), ‘Max Ernst – Oeuvres sculpturales’ (2005), ‘Max Ernst – D-paintings. Voyage dans le temps de l’amour’ (2019) e ‘Créatures animales surréalistes’ (2021).

SCENOGRAFIA

Hubert le Gall, designer, artista e scultore d’arte contemporanea francese, ha creato scenografie originali per molte mostre, in particolare presso l’Hôtel de Caumont-Art Centre: ‘Joaquín Sorolla: Spanish Master of Light’ (2020), ‘ Hokusai, Utamaro, Hiroshige. i Grandi Maestri del Giappone. The Georges Leskowicz Collection” (2019), “Capolavori della Fondazione Guggenheim: da Manet a Picasso. The Thannhauser Collection” (2019), “Nicolas de Staël in Provence” (2018) e “Sisley the Impressionist” (2017).

PRODUZIONE E ORGANIZZAZIONE

Emmanuelle Lussiez, Exhibitions Director, Culturespaces ; Milly Passigli, Deputy Director of Exhibition Programming ; Madeleine Balansino, Head of Exhibitions at the Hôtel de Caumont-Art Centre ; Livia Lérès et Domitille Sechet, responsible for iconography at Culturespaces.

  • Madeinart sostiene la Fondazione Banco Alimentare
    sostienila anche tu!