THE GREAT COMMUNICATOR. BANKSY.

TRIESTE, 25 November 2022 – 10 April 2023

SALONE DEGLI INCANTI
Riva Nazario Sauro, 1
Trieste, 34123 Italia

[Avvertenza per il lettore: non essendo in possesso di notizie certe rispetto all’identità dell’autore e al suo pensiero si è pensato, nel testo che segue, di proporre delle supposizioni. Buona parte di quanto riportato deriva da pubblicazioni curate da Banksy e da alcune interviste realizzate in passato, più o meno autorizzate.]
 

“Barcode”, 2004, serigrafia su carta, Artrust

 

Banksy è uno degli artisti più popolari e controversi del panorama contemporaneo. E’ ancora impossibile definire la figura e la biografia di Banksy attraverso precisi dati anagrafici. Molte le congetture sul nome e sull’identità dell’artista nato e cresciuto a Bristol, ma tuttora nessuna certezza. Nei primi del duemila Banksy è a Londra e comincia a farsi conoscere. In breve i muri della città si animano con i suoi personaggi ironici, pungenti, provocatori, irriverenti. E da subito è un fenomeno. I suoi lavori sono messaggi allo stato puro. Ciò che conta per Banksy non è tanto la forma quanto il messaggio; nonostante ciò, è riuscito a creare, a livello formale, un linguaggio personale immediatamente riconoscibile e multiculturale. Messaggi che, nelle intenzioni e nella pratica dell’artista, devono viaggiare non soltanto sui muri, ma attraverso quadri e stampe, video e social media.

Nei soggetti dei murales, nei dipinti e nelle stampe, l’artista inserisce sempre una nota apparentemente incongrua e spiazzante. Riesce così a catturare e calamitare l’attenzione e a indurci ad osservare in maniera più approfondita ciò che abbiamo di fronte per comprenderne il significato. E i suoi messaggi di protesta sono delle metafore sul mondo e sulla società in cui viviamo (la guerra, il conformismo, le migrazioni, il consumismo), che giungono diretti e colpiscono il cuore e la mente..

In questa grande mostra, non autorizzata dall’artista come tutte le innumerevoli esposizioni che si moltiplicano a livello internazionale, si intende condurre l’attenzione per la prima volta su un aspetto fondamentale dell’artista inglese, quello che probabilmente ha avuto un ruolo non secondario nella crescita continua e progressiva del suo successo: la sua capacità di grande comunicatore. Banksy ha assimilato l’eredità delle strategie di autopromozione dell’artista di cui Andy Warhol fu l’iniziatore sviluppandole con la forza propulsiva della performance e le potenzialità della comunicazione telematica globale. In questo quadro la sua figura è avvolta in un alone di mistero dato dall’anonimato che, per scelta e per necessità, ne alimenta e definisce i tratti come di un mito dei nostri tempi.

“Soup Cans: Violet Cherry Beige”, 2005, serigrafia a colori su carta, Artrust

Chi è Banksy?
Non so perché le persone siano così entusiaste di rendere pubblici i dettagli della vita privata: l’invisibilità è un superpotere. Presumibilmente nato a Bristol all’inizio degli anni Settanta, Banksy è considerato uno dei maggiori
esponenti della street art ed è stato inserito nel 2019 da ArtReview al quattordicesimo posto nella classifica delle cento personalità più influenti nel mondo dell’arte. Ma nessuno, a parte i suoi amici e i suoi collaboratori più stretti, conosce la sua identità. Quello che sappiamo è che si è formato nella scena underground di Bristol, dove ha collaborato con diversi artisti e musicisti e che la sua produzione artistica è iniziata a fine anni Novanta. Da
questo momento in poi, ha iniziato a invadere numerose città, da Bristol a Londra, a New York, a Gerusalemme fino a Venezia con graffiti e varie performance e incursioni. l’anonimato.

Non ho il minimo interesse a rivelare la mia identità. Ci sono già abbastanza stronzi pieni di sé che
cercano di schiaffarvi il loro brutto muso davanti.

La scelta di rimanere nell’anonimato nasce da un insieme di esigenze: la necessità di sfuggire alla polizia, data la realizzazione di incursioni e di graffiti illegali; tutelarsi considerando lo sfondo satirico delle sue opere che trattano argomenti sensibili come la politica e l’etica; il desiderio di non inquinare la percezione della sua identità e delle sue opere, come afferma l’artista stesso.

THE GREAT COMMUNICATOR. BANKSY.
mostra curata da Gianni Mercurio, promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia insieme al Comune of Trieste. THE GREAT COMMUNICATOR. BANKSY. è organizzata da PromoTurismoFVG con Madeinart.

INFORMAZIONI
infomostrabanksy@promoturismo.fvg.it

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