INSIDE BANKSY: UNAUTHORISED EXHIBITION

Firenze, 26 Novembre 2022 – 26 Febbraio 2023

CATTEDRALE DELL’IMMAGINE
Piazza di Santo Stefano 5
Firenze, Italia

[Avvertenza per il lettore: non essendo in possesso di notizie certe rispetto all’identità dell’autore e al suo pensiero si è pensato, nel testo che segue, di proporre delle supposizioni. Buona parte di quanto riportato deriva da pubblicazioni curate da Banksy e da alcune interviste realizzate in passato, più o meno autorizzate.]
 

 

Un nuovo e inaspettato evento immersivo fa il suo esordio alla Cattedrale dell’Immagine: Inside Banksy.

Banksy è uno degli artisti più popolari e controversi del panorama contemporaneo. E’ ancora impossibile definire la figura e la biografia di Banksy attraverso precisi dati anagrafici. Molte le congetture sul nome e sull’identità dell’artista nato e cresciuto a Bristol, ma tuttora nessuna certezza. Nei primi del duemila Banksy è a Londra e comincia a farsi conoscere. In breve i muri della città si animano con i suoi personaggi ironici, pungenti, provocatori, irriverenti. E da subito è un fenomeno. I suoi lavori sono messaggi allo stato puro. Ciò che conta per Banksy non è tanto la forma quanto il messaggio; nonostante ciò, è riuscito a creare, a livello formale, un linguaggio personale immediatamente riconoscibile e multiculturale. Messaggi che, nelle intenzioni e nella pratica dell’artista, devono viaggiare non soltanto sui muri, ma attraverso quadri e stampe, video e social media.

Inside Banksy è uno spettacolare evento immersivo realizzato da Crossmedia con il contributo scientifico del curatore Gianni Mercurio, in cui viene raccontato il percorso creativo di Banksy: l’artista più sovversivo e satirico nel panorama della street art mondiale.

Un vero e proprio racconto che si dipana attraverso un sapiente mix di immagini, suoni, musiche capaci di evocare immediatamente la cultura underground di Bristol.

Inside Banksy è una straordinaria esperienza multisensoriale: immagini, luci, colori e musica avvolgeranno letteralmente il pubblico.

“Soup Cans: Violet Cherry Beige”, 2005, serigrafia a colori su carta, Artrust

Chi è Banksy?
Non so perché le persone siano così entusiaste di rendere pubblici i dettagli della vita privata: l’invisibilità è un superpotere. Presumibilmente nato a Bristol all’inizio degli anni Settanta, Banksy è considerato uno dei maggiori
esponenti della street art ed è stato inserito nel 2019 da ArtReview al quattordicesimo posto nella classifica delle cento personalità più influenti nel mondo dell’arte. Ma nessuno, a parte i suoi amici e i suoi collaboratori più stretti, conosce la sua identità. Quello che sappiamo è che si è formato nella scena underground di Bristol, dove ha collaborato con diversi artisti e musicisti e che la sua produzione artistica è iniziata a fine anni Novanta. Da
questo momento in poi, ha iniziato a invadere numerose città, da Bristol a Londra, a New York, a Gerusalemme fino a Venezia con graffiti e varie performance e incursioni. l’anonimato.

Non ho il minimo interesse a rivelare la mia identità. Ci sono già abbastanza stronzi pieni di sé che
cercano di schiaffarvi il loro brutto muso davanti.

La scelta di rimanere nell’anonimato nasce da un insieme di esigenze: la necessità di sfuggire alla polizia, data la realizzazione di incursioni e di graffiti illegali; tutelarsi considerando lo sfondo satirico delle sue opere che trattano argomenti sensibili come la politica e l’etica; il desiderio di non inquinare la percezione della sua identità e delle sue opere, come afferma l’artista stesso.

INSIDE BANKSY: Un-authorised Exhibition 
mostra curata da Gianni Mercurio, creata e promossa da CrossMedia Group, da un’idea Madeinart.

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